La barca di San Pietro

 

Narra la leggenda che una contadina di Trescore, andando a lavare le uova delle sue galline nel torrente Tadone (che attraversa la cittadina), per poi venderle, urtò il cestino delle uova che, cadute in acqua, si ruppero. Era la vigilia della festa del Santo patrono. Per cercare di afferrare le uova, anche la donna cadde in acqua. Si narra che San Pietro osservasse dal cielo la donna, che cercava di appigliarsi a una roccia: decise così di compiere un miracolo e, in breve, salvò la poveretta. Al suo tocco, l’albume si addensò, trasformandosi in una barchetta, che sollevò dall'acqua la vecchietta, salvandola. Ripesasi dallo spavento, la contadina raggiunse la «Cèsa granda» (la chiesa parrocchiale) e ringraziò San Pietro per averle salvato la vita, mentre la notizia dell’intervento miracoloso si diffuse per tutto il paese.

Da allora, gli abitanti di Trescore ricordano San Pietro, patrono del paese, mettendo nella notte fra il 28 e il 29 giugno, sul davanzale della finestra, una bottiglia d’acqua con dentro l’albume di un uovo, sperando che si riformi la «barca di San Pietro».

 

Da L'Eco di Bergamo

 

le nostre foto